| Molto spesso fanno la stessa fine delle auto abbandonate anche se per motivi differenti le vetture invendute dei concessionari e dei privati, alcune auto incidentate o radiate, donatrici di pezzi di ricambio, e le auto sotto sequestro finite nei depositi giudiziari. Quest'ultime sono la massima rappresentazione di un totale spreco automobilistico. Ne è un chiaro esempio la Lancia Fulvia Coupè , ferma da almeno una ventina d'anni in un deposito giudiziario situato nel nord Italia; le sue attuali condizioni sono pessime, molto probabilmente non vale neanche la pena tentare un restauro, cosi come per questa Alfa Romeo GT Junior, poco distante dalla Fulvia.
Visitare questo deposito anche solo dall'esterno è letteralmente un colpo al cuore per un appassionato d'auto( all'interno complessivamente ci saranno almeno un centinaio di veicoli con modelli che vanno dai primi anni 60 fino agli anni 80) tutti accatastati uno sopra all'altro alla meno peggio. Tra i modelli più interessanti visibili dall'esterno del deposito (oltre ai due già citati precedentemente) diverse Mini Cooper, Fiat 500, Renault 5, molti modelli Alfa Romeo, Citroen e Lancia tra cui una Appia. La soluzione più giusta per tutte queste auto era sicuramente quella di venderle all'asta, invece si è preferito lasciarle marcire in un deposito dove probabilmente lo stato Italiano ha pagato per la loro custodia (se di custodia si può parlare viste le loro attuali condizioni), e dove rimarranno per moltissimi altri anni, almeno fino a quando qualcuno di dovere non si accorgerà che il deposito giudiziario in cui sono state lasciate non è a norma (secondo le leggi attuali), perchè non vi è nessuna base isolante tra il terreno e le auto che vi sono state parcheggiate sopra, pertanto tutti i liquidi tossici persi dai veicoli finiscono direttamente sul terreno inquinandolo. Ovviamente quando verrà quel giorno ci sarà da affrontare un ulteriore grande spesa per rimuovere gli ormai rottami e bonificare il terreno (e sul suolo Italiano sono numerosi i depositi giudiziari nelle stesse condizioni), una possibile soluzione per provare a ridurre i costi di questa operazione è quella di cercare di salvare il salvabile provando a replicare l'asta fatta in occasione della chiusura del deposito di Kaufdorf in Svizzera dove le condizioni dei veicoli erano pressappoco simili, ma molti dei modelli proposti erano molto più rari di quelli presenti in questo deposito italiano.
Tornando alle auto abbandonate in generale ieri più di oggi sono state diverse le persone che hanno investito nella ricerca di veicoli d'epoca di importante interesse storico rimasti in disuso, effettuando "spedizioni" anche all'estero come in Sud America e Africa dove il parco auto circolante sulle strade era più datato rispetto a quello Europeo, e molto spesso questi viaggi hanno portato al recupero di importanti auto storiche a prezzi molto convenienti, diventando cosi un vero e proprio business che si è trasformato in un lavoro per qualche persona, da lì probabilmente è nato il nome "Cacciatori di Tesori", anche se solitamente i recuperi non diventano di dominio pubblico come è accaduto per la Bugatti.
Nel 2014 è ancora possibile trovare delle altre auto abbandonate? anche in Italia
La risposta è ovviamente si, come abbiamo visto precedentemente i motivi che portano all'abbandono di un auto sono molteplici e possono accadere in ogni parte del mondo e a qualsiasi tipo di veicolo, raro o comune che sia, a testimoniarlo sono anche i numerosi forum dedicati alle auto abbandonate, ce ne sono in diverse lingue; quello ufficiale italiano è AutoAbbandonate.net , dove è possibile trovare le foto di tantissimi veicoli in stato di abbandono avvistate dal sempre crescente numero di utenti appassionati d'auto che partecipano attivamente al forum. Navigando nelle pagine del sito si scopre quanto può essere facile imbattersi in un veicolo abbandonato anche nel nostro paese, e non stiamo parlando solo di modelli comuni, ma anche di vere e proprie auto che hanno un importante interesse storico, che meriterebbero di essere recuperate e restaurate... ovviamente qualche utente è già riuscito nell'impresa di salvarne qualcuna e recentemente, per incrementare le possibilità che ciò avvenga, è stata stretta una collaborazione con il sito Auto-Classiche.it.
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